Il testo integralmente scritto da #Bono, riporta il ricordo del cantante (che all’ epoca aveva soltanto 11 anni) della “Domenica di sangue”, ovvero la “Bloody Sunday” del 30 gennaio 1972, giorno in cui nella città nordirlandese di Derry o Londonderry, l'esercito del Regno Unito sparò sui partecipanti a una manifestazione.
Quattordici persone, tra civili furono uccise, e altrettante ferite. L'episodio passò alla storia come #Bloody Sunday che oltre a scatenare la rivolta nazionalista contro il governo di Londra, suscito nell’animo singolare del cantante una reazione scandalizzata, incredula, di un giovane che, come tanti, è cresciuto in una famiglia interconfessionale, ossia madre #protestante, padre #cattolico, nella #RepubblicaD'Irlanda, un giovane che rimane inorridito di fronte all'odio e alla violenza fratricida che divide coloro che, invece, dovrebbero essere uniti nel nome di Cristo.
Nel ritornello della canzone, che chiude l'album #War, "40" (tratta dal Salmo 40 di Davide della Bibbia)” : una domanda, How long, how long must we sing this song?" ("Per quanto tempo dovremo cantare questa canzone?")
Bono e la sua band, gli #U2, eseguirono per la prima volta in pubblico “SUNDAY BLOODY SUNDAY", nel dicembre 1982 a Belfast, nell'Irlanda del Nord. Nel presentare il brano disse:
« Si chiama Sunday Bloody Sunday, parla di noi, dell'Irlanda. Ma se non piacerà a voi, non la suoneremo mai più. » (Bono)
N.C.